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Le emozioni possono essere considerate rapide reazioni che avvengono quando l’organismo elabora uno stimolo significativo e consentono di adattarsi a un cambiamento.

Keltner, D., & Gross, J. J. (1999). Functional accounts of emotions. Cognition and Emotion, 13(5), 467–480.

Gestione delle Emozioni

La gestione delle emozioni è un aspetto fondamentale del nostro benessere psicologico, implica la capacità di riconoscere, comprendere e accettare le proprie emozioni in modo sano e funzionale.

 

Questo processo è fondamentale per mantenere un equilibrio emotivo, migliorare le relazioni interpersonali e affrontare le sfide quotidiane nel migliore dei modi.

 

Diamo per scontato di sapere esattamente cosa siano le nostre emozioni perché semplicemente le proviamo da tanto tempo, le sentiamo e percepiamo sul nostro corpo, sono una parte integrante di noi stessi. Sicuramente questa componente intuitiva e personale è molto importante per avvicinarci a comprendere le nostre emozioni, tuttavia può non bastare. 

 

L’emozione rappresenta un costrutto complesso definito in più componenti:

  • sensazione: ciò che sentiamo soggettivamente (“feeling”) come per esempio un senso di agitazione; 

  • ingredienti cognitivi: la valutazione (“appraisal”) della situazione che ha generato l’emozione;

  • la reazione fisiologica: la risposta del nostro corpo in termini per esempio di battito cardiaco, secrezione di particolari ormoni e sudorazione;

  • l’espressione facciale: tipica e adeguata all’emozione o mascherata per altri scopi;

  • il comportamento e la tendenza all’azione: come agisce l’individuo per esempio fugge o attacca.

 

Tutte queste componenti interagiscono tra loro, con l’ambiente, le persone e il nostro attuale stato psico fisico in un preciso momento (senza contare l’influenza delle rappresentazioni passate e future che abbiamo circolanti nella nostra mente). Questa complessità non deve spaventare anzi dimostra l'incredibile ricchezza e risorsa che tutti noi possediamo, ricordiamoci infatti l’incredibile valore evolutivo e di sopravvivenza che tutt’ora le emozioni ricoprono. Senza la paura o l’ansia attraverseremo incuranti la strada senza avere una fisiologica attivazione al pericolo, e ancora, senza la gioia non avremo un riscontro del raggiungimento dei nostri scopi.

 

Talvolta però possiamo sentirci travolti o rimanere confusi dalle nostre stesse emozioni, la loro intensità può diventare sproporzionata e non appropriata al contesto. Se questo tipo di reazioni perdurano nel tempo e influenzano negativamente la qualità della nostra vita può essere appropriato consultare uno psicologo o psicoterapeuta.

 

Tra gli scopi principali degli interventi sulla gestione emotiva o gestione delle emozioni possiamo trovare:

  • lo sviluppo di una maggiore consapevolezza dei propri stati interni, 

  • la coltivazione di un’accettazione anche delle emozioni considerate “difficili”, 

  • l’accrescimento della conoscenza sulla natura delle emozioni,

  • il riconoscere i “trigger” emotivi (cosa fa “scattare” una certa emozione),

  • la crescita di una maggiore resilienza emotiva,

  • l’esplorazione di strategie di coping (come l’individuo fronteggia una determinata situazione) più efficaci e funzionali,

  • una migliore capacità di esprimere, comunicare e comprendere le proprie e altrui emozioni,

  • una conseguenza di questi scopi potrebbe essere anche una migliore gestione delle relazioni e conflitti.

 

È importante sottolineare come gli interventi psicologici siano sempre strutturati sui bisogni e la realtà unica del paziente, partendo dal vissuto riportato in colloquio lo psicologo mette in gioco la sua conoscenza ed esperienza lavorando insieme al paziente verso scopi condivisi, positivi e misurabili.

Fonte: Psicoterapia cognitiva, Comprendere e curare i disturbi mentali. A cura di Claudia Perdighe e Andrea Gragnani. Raffaello Cortina Editore. 2021

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